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Accordo PAC: SIS – Società Italiana Sementi mette in guardia. "Gli aiuti accoppiati al seminativi no possono prescindere dal seme certificato"


Bologna, Italy
June 4, 2014

SIS – Società Italiana Sementi, nel prendere atto dell’accordo raggiunto fra il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e gli assessori regionali sull'applicazione in Italia dell’art.52 del regolamento UE, inerente gli aiuti accoppiati nell’ambito della Politica agricola comune 2014-2020, che valgono circa 426 milioni di euro per la prossima campagna, facendo particolare riferimento agli specifici aiuti accoppiati destinati ai seminativi (pari a circa 146 milioni di Euro), invita a porre l’attenzione sulla necessità di legare i suddetti aiuti all’uso di sementi certificate.

Proprio perché– dicono il presidente SIS Gabriele Cristofori e il direttore generale Claudio Mattioli – l’accordo assicura un sostegno forte a settori portanti della nostra agricoltura e, con esso, garantisce quelle produzioni su cui si fonda lo straordinario successo del Made in Italy, “chiediamo che gli aiuti accoppiati Pac concessi ai seminativi non possano prescindere, nel momento in cui si definiranno gli aspetti tecnici dell’aiuto accoppiato, dall’uso di seme certificato, onde assicurare, attraverso la tracciabilità, l’assoluta assenza di Ogm”.

Da sempre SIS lavora su filiere di qualità 100% italiane e su questa filosofia ha impostato tutto il suo lavoro di ricerca che l’ha vista affermarsi come capofila del mondo sementiero a livello nazionale.

“Se vogliamo favorire davvero filiere Ogm free, come esplicitamente richiamato nel documento ministeriale – concludono Cristofori e Mattioli - l’uso di seme certificato è una doverosa garanzia sia per gli agricoltori che per i consumatori. Filiere, ad esempio, come quelle che utilizzano riso, grano duro e soia di produzione nazionale, sarebbero esposte al concreto pericolo di contaminazioni nel caso di uso di sementi non certificate, di incerta e dubbia provenienza, mettendo a rischio alcuni simboli del Made in Italy”.

SIS è da sempre concretamente impegnata a fianco dei produttori nella sfida su qualità e tracciabilità, elementi cardine per dare più valore aggiunto al prodotto nazionale e più margine alle imprese agricole. “Solo l’uso di seme certificato garantisce all’agricoltore il ritorno del proprio investimento e la tracciabilità della propria produzione”.

SIS è la prima società sementiera tutta italiana, leader nei cereali e nel riso. Ha sede a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna ed è controllata dal sistema dei Consorzi agrari italiani. Negli anni ha concentrato risorse umane e finanziarie nella ricerca, per mettere a disposizione dei produttori i migliori prodotti. A questa attività si è affiancata un’intensa attività di sperimentazione su materiali provenienti dai più importanti costitutori italiani ed esteri, pubblici e privati. Grazie a questo impegno SIS ha rinnovato ed ampliato il proprio catalogo, che oggi è il più completo esistente sul mercato, con l'introduzione di ibridi e varietà di eccellente livello qualitativo e produttivo, che primeggiano nelle prove ufficiali. L'attività di "breeding" è focalizzata prioritariamente sui frumenti duri e teneri e sul riso e ha le proprie basi operative nelle due Aziende sperimentali di SIS, l'Azienda Idice (42 ha) e l'Azienda Cantaglia (95 ha ), in cui si concentrano le prime fasi di incrocio e selezione. E' inoltre attiva una rete sperimentale autonoma che gestisce otto località di prove parcellari di cereali autunno-vernini e quattro di riso, dislocate da nord a sud in otto diverse regioni italiane, in areali estremamente rappresentativi. Il lavoro di miglioramento genetico è supportato dalle tecniche più innovative, quali i marcatori molecolari e i doppi aploidi, e beneficia della possibilità di usufruire di una modernissima serra di 250 mq e, per le specie il cui ciclo lo permette, di una seconda generazione annuale in Sud America, che consente di abbreviare notevolmente il tempo di ottenimento di una nuova varietà.



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Website: http://www.sisonweb.com

Published: June 4, 2014



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